L’OLFATTO E LA COMUNICAZIONE CANINA

TARTUFO CANE
La comunicazione olfattiva nei cani, riveste una straordinaria importanza. L’olfatto dei cani è infatti rinomato per la sua incredibile precisione, basti confrontare i seguenti dati tra cane e uomo
Superficie dell’epitelio olfattivo:
 
– nell’uomo 2,5 cm²
– nel cane 150 cm²
 
Numero recettori olfattivi:
– nell’uomo 5.000.000 (milioni)
– nel cane bassotto 125.000.000
– nel fox terrier 147.000.000
– nel p. tedesco 220.000.000
 
Queste enormi capacità olfattive del cane lo rendono un fantastico collaboratore nella ricerca e nella discriminazione di particolari sostanze. I cani, se ben addestrati, possono rintracciare droghe, esplosivi, tartufi, persone scomparse e molte altre sostanze chimiche. Ma non solo: secondo la rivista New Scientist, infatti, Fido avrebbe una sorprendente capacità di rivelare anche la presenza del cancro in un individuo e di prevedere le crisi epilettiche del suo proprietario. Le ricerche in questo ambito sono in continua crescita.
Non esiste strumento altrettanto efficace! Karl Newcombe, responsabile del Canine Enforcement Training Centre di Washington, dice: “Che uno strumento possa mai soppiantare il naso di un cane mi sembra improbabile. Il fatto è che uno strumento meccanico deve essere mirato e calibrato per un obiettivo preciso. Il raggio d’azione di un cane invece è ben più ampio: riesce a percepire l’odore ovunque esso sia, e reagisce di conseguenza.”
Oltre all’olfatto, il cane possiede il paraolfatto. Questo senso permette agli animali di percepire i feromoni: particolari sostanze a noi sconosciute. Nel cane, come in altri animali, è infatti presente l’organo vomeronasale o organo di Jacobson. Esso permette di percepire i feromoni. Queste sostanze si trovano nelle secrezioni vaginali, nelle ghiandole perianali e forse anche in quelle sudoripare dei cuscinetti plantari.
Il meccanismo con cui agiscono non è chiaro, ma sicuramente inducono modificazioni del comportamento quali appagamento, rilassamento o allarme, o comportamenti sessuali (marcature urinarie ed aumento dell’esplorazione) influiscono sulle secrezioni ormonali sessuali
Nel cavallo è facilmente identificabile il momento in cui l’animale percepisce i feromoni, si osserva infatti il “flehmen”: l’animale arriccia il labbro superiore per percepire meglio i feromoni ed incalanarli nell’organo vomeronasale. Nel cane il flehmen si può osservare quando il maschio, avendo percepito i feromoni sessuali, mostra uno strano movimento delle labbra, un tremolio accentuato.
La comunicazione, come abbiamo già visto, è un aspetto fondamentale nel comportamento sociale di qualsiasi specie. Il cane utilizza segnali uditivi , visivi ed olfattivi.
La comunicazione olfattiva si realizza principalmente attraverso l’urina, ma anche mediante le feci, le ghiandole anali, interdigitali (sotto le dita dei piedi del cane: per questo motivo li vediamo raspare il terreno) e nel padiglione auricolare.
E’ un perfetto sistema di riconoscimento ed individualizzazione al momento dell’incontro tra due cani: si annusano zona genitale, anale e padiglione auricolare e raccolgono una serie di informazioni importanti sull’altro individuo.
Le informazioni che un cane trasmette attraverso le proprie eliminazioni possono essere di diverso tipo, partendo dal sesso e l’età, arrivando a segnalare la presenza del calore nella femmina che le ha lasciate.
Sicuramente uno degli aspetti più interessanti e più conosciuti è quello di marcare il territorio. Per questo capita spesso di vedere cani, soprattutto i maschi, che fanno molte volte piccole quantità di pipì. Potrebbero semplicemente uscire e fare i propri bisogni tutti in una volta, ma non lo fanno. Preferiscono spargere il proprio odore su un largo territorio, in modo che tutti i cani che verranno dopo possano sentire il suo passaggio.
Le capacità olfattive del cane, come abbiamo visto, sono stupefacenti: così come il nostro cervello è predisposto per apprendere il linguaggio verbale, così quello del cane è predisposto per elaborare gli odori. La maggior parte del cervello dei cani è quindi dedicata alla elaborazione ed alla discriminazione olfattiva degli odori. Non dimentichiamoci mai di questa loro peculiarità!
 
FONTE dott.ssa Mentaschi

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